lunedì 9 marzo 2009

Indifesi. Da cosa? Lo spot nascosto, gli adolescenti e la TV

Di tanto in tanto qualcuno si ricorda che esistono gli adolescenti. In questi giorni il senato discute di un provvedimento che consentirà anche nei programmi e nelle fiction tv per adolescenti, l'uso di prodotti sponsorizzati. Un rilancio della notizia si può trovare su Repubblica.it.
Che dire? Sul piccolo schermo, passeranno indisturbati prodotti, marchi, locali di ogni tipo, a cui avvenenti testimonial dispenseranno il loro fascino e la loro popolarità. Bene preoccuparsene, anche se ho il sospetto che molti adolescenti abbiano sviluppato un loro sistema immunitario di fronte alle telepromozioni più o meno occulte.
Sinceramente, ho qualche dubbio che, in un programma di infima qualità seguito da tanti adolescenti, ciò che preoccupa di più un educatore sia la marca della bevanda bevuta dal belloccio di turno.
Stiamo sereni: non troverà spazio di legge, perché fuori dal campo giuridico e, in ogni caso, fuori moda, alcun ragionamento sui modelli culturali trasmessi dalla TV. Eppure, da educatori, è con questi che abbiamo a che fare ogni giorno. Anzi, è da questi che noi stessi siamo permeati ogni giorno.
Qui, credo che occorra la capacità di ascoltare; di annusare dove soffia il vento. Non per fare barricate, non per fermare il vento, ma per cercare gli uomini nascosti sotto le griffe, i consumi, le tendenze, l'elettronica.
Dietro ogni SMS c'è il cuore di un ragazzo. Almeno noi, questo, possiamo ricordarlo.

1 commento:

  1. Adolescenti e pubblicità ovvero le mosche sul miele. Purchè si tratti di fashion, di essere sull'onda, per i nostri ragazzi tutto è buono, e questo lo hanno capito bene i "burattinai", quelli che - in modo occulto o "in chiaro" - gestiscono la pubblicità. D'altra parte credo che i ragazzi abbiano le idee più chiare di quello che noi adulti possiamo immaginare. Prendono acriticamente tutto quello che viene offerto, recepiscono le novità appena si profilano all'orizzonte, le fiutano e sembrano camaleonticamente adeguarsi, e invece, inaspettatamente, selezionano, scelgono, respingono, seguendo obiettivi che conoscono soltanto loro con una determinazione che ci lascia piacevolmente spiazzati. E allora: pubblicità ovunque? e sia, non potrà fare danni se i destinatari hanno le idee chiare... A noi educatori il compito di aiutarli a leggere, comprendere, scegliere...

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