giovedì 12 febbraio 2009

Amicizia e nuove relazioni. Anche su internet.

Abbastanza in anticipo per i nostri standard, abbiamo pubblicato su Animare.it (e qui riportato) il testo integrale del Messaggio del Papa per la 43° Giornata dele Comunicazioni Sociali; provo ora a fornire una prima lettura di quelli che mi sembrano gli aspetti più significativi.

Intanto riporto il titolo ("Nuove tecnologie, nuove relazioni. Promuovere una cultura di rispetto, di dialogo, di amicizia") dal quale mi pare emerga una proposta di valorizzazione ed uno sguardo positivo nei confronti di Internet e dei social network in generale.

  1. Si prende atto della realtà della comunicazione interpersonale tramite Internet, rilevando le difficoltà per gli adulti di comprenderne la ricchezza e il fatto che tali tecnologie rappresentino un vero dono per l'umanità.
  2. Si rileva che il successo di tali tecnologie sono riflesso della vocazione profonda dell'uomo ad entrare in contatto con gli altri suoi simili, testimoniata dalle Scritture e dalla riflessione della Chiesa.
  3. Come ogni comunicazione umana, anche quella digitale deve essere fondata sull'amore cristiano, sul dialogo nella ricerca della verità, sul mettersi al servizio il più possibile dei soggetti altrimenti esclusi da questa e da altre forme di comunicazione (soprattutto chi è bisognoso e vulnerabile).
  4. Il Papa dedica un passaggio lungo all'amicizia, parola chiave dei social network, richiamando l'attenzione sul suo profondo significato. Il Papa dice che l'amicizia sviluppata attraverso i canali digitali deve affiancarsi alle relazioni umane nel mondo reale.
  5. Dice anche che le reti telematiche sono in grado di promuovere caratteristiche importanti dell'amicizia: il sostegno e l'incoraggiamento, il promuovere i propri e altrui talenti, l'incontro nella differenza.
  6. Per questo motivo, bidogna far sì che di questi doni possano beneficiare un numero sempre più grande di soggetti (con chiaro riferimento al digital divide).
  7. Il Papa esorta il giovani cattolici (noi?, voi? :) a portare nel mondo digitale la testimonianza della loro fede: Internet come nuovo aeropago dell'evangelizzazione (vedi su questo anche lo spezzone su YouTube, nel nuovo canale della Santa Sede).

Voglio far notate che in tutto il discorso non compaiono mai le parole rischio e pericolo. Mi sembra che questo abbia un significato comunicativo enorme ed indichi chiaramente che in questo campo non c'è da piantare barricate ma da indicare una strada e perseguirla con decisione.

Per questo, tutti noi che siamo a contatto con la rete e con i giovani che ne sono i veri animatori, dobbiamo essere grati e dobbiamo lasciarci porre tutte le domande che dal messaggio si pongono con forza.

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