giovedì 19 febbraio 2009

Una sola faccia per Facebook


Riflettevo sul modello di relazioni proposto da Facebook. Chi di voi lo conosce sa di cosa parlo. Per quanto riguarda gli altri, facciano un salto alla voce dedicata su Wikipedia per un rapido prontuario.
Nel momento in cui si accetta la proposta di amicizia di un'altro utente, questo viene inserito in un elenco di propri amici che potranno accedere alla propria bacheca dove potrà trovare ciò che io avrò deciso di rendere pubblico (foto, video, annotazioni...) e ciò che gli altri amici vi avranno lasciato rendendolo pubblico, per loro iniziativa o a commento di miei o altrui contenuti.
Ora, salvo il caso di messaggi personali, analoghi ad un messaggio email, tutti gli amici possono vedere tutto di me.
Questo è un meccanismo particolare del software di Facebook, dovuto ad una scelta di chi gestisce il sito, ed ha - come ogni cosa - i suoi risvolti sul piano educativo.
Da una parte, chi si iscrive al sito - per inciso, annoto che molti di loro sono i nostri ragazzi più grandi :) - è invitato a fornire un'immagine univoca di sé. Tanto per fare un esempio, non ci si può presentare come un bravo ragazzo con qualcuno e poi fare il teppistello con altri, magari vantandosi con un video di qualche bravata. Le due cose, se ci sono, confluiscono in un'unica immagine di quella persona che tutti, gli amici 'bene' e quelli della gang, conosceranno allo stesso modo.
Mi sembra di vedere in questo un'opportunità educativa che da animatori potremmo cogliere, controbilanciata da quello che a mio avviso è, almeno potenzialmente, un limite: l'indistinzione delle relazioni. Di questo ne riparleremo; per il momento, cogliamo quel che ce ne può venire di buono.
Ebbene, in tanti itinerari sull'identità personale abbiamo richiesto ai nostri ragazzi di descriversi, guardarsi allo specchio, raccontare delle proprie amicizie, dei propri interessi. Se avessimo dei ragazzi utenti di Facebook, quanto sarebbe più significativo avere come punto di partenza in un dialogo personale o in un itinerario di gruppo, una stampa della loro bacheca con tutte le annotazioni, i commenti fatti, i gruppi a cui è iscritto, le pagine di cui è fan, l'elenco dei loro amici...
Magari, in un prossimo post, si potrà provare a tracciare le linee per un percorso sull'identità personale partendo dalla bacheca di Facebook.

P.S.: Il link a Facebook è questo, ma tanto se non siete registrati non vedete nulla; se lo siete non ne avete bisogno.

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