giovedì 12 febbraio 2009

Ragazzi in rete: lo spazio degli educatori.

Raccogliendo l'invito del Papa, ci può essere un posto per noi educatori nel rapporto tra i ragazzi e la rete? Io penso di sì. Ovviamente, anche noi possiamo parlare con loro e dare il nostro contributo:

  • Possiamo verificare e confrontarci con loro sul posto che ha l'uso della rete nella gestione complessiva del tempo libero
  • Possiamo verificare e incoraggiare il dialogo con i genitori sia su episodi vissuti dai ragazzi che in generale su Internet e i siti frequentati
  • Molti di noi possono anche accompagnare ed incoraggiare i genitori in tal senso, indicando le linee per il dialogo da sostenere e promuovendone la crescita anche in altre direzioni
  • In quanto persone adulte (o più grandi), autorevoli, nella rete di relazione dei nostri ragazzi, possiamo incoraggiarli ad adottare le misure di sicurezza necessarie per "non cadere nella rete".
  • Dobbiamo dare testimonianza di comportamenti rigorosi sia nel vissuto telematico che - soprattutto - nelle relazioni quotidiane in gruppo, in cortile, sul campo di gioco.

L'ultimo punto secondo me è il più importante perché mette in dialogo l'esperienza telematica con quella reale e può rappresentare per i ragazzi il modello di ogni relazione corretta tra sè ed un adulto estraneo.

Ci sarebbe da entare ancora più nel merito, ma per ora basta così. Ci sono altri spazi da rivendicare? Che problemi si pongono? Postate, gente, postate...

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